TERZA EDIZIONE CERTIFICAZIONE
in BODY ORIENTED (dual attention)
REPROCESSING AND INTEGRATION – BodaRI
Trauma complesso

Trainers: Maria Puliatti

Il BOdaRI rappresenta un approccio integrativo somatico per il trattamento del trauma, sia semplice che complesso. Fondato sulle neuroscienze, questo modello si basa sulla comprensione del sistema complesso del cervello umano nella gestione dello stress. Al centro di questo sistema si trova l’amigdala, una piccola ma cruciale struttura che elabora le emozioni, in particolare quelle legate alla paura e al pericolo. Quando ci troviamo di fronte a situazioni stressanti o minacciose, l’amigdala attiva una risposta allo stress, comportando il rilascio di ormoni come adrenalina e cortisolo. Questi ormoni preparano il corpo a una reazione di lotta o fuga, un istinto di sopravvivenza fondamentale.

Tuttavia, in seguito a un trauma, che può essere semplice o complesso, questa risposta allo stress può diventare disfunzionale. Traumi precoci hanno un impatto significativo sullo sviluppo di un sistema nervoso reattivo. In questi casi, l’amigdala può diventare eccessivamente sensibile, attivando risposte allo stress anche in situazioni non minacciose, portando a sintomi come ansia cronica e ipervigilanza, tipici del disturbo da stress post-traumatico. Nel caso del trauma complesso, la reattività può manifestarsi in relazioni interpersonali, con una neurocezione della minaccia sempre attiva (Mercer, 2024).

Il BOdaRI, attraverso interventi somatici, promuove la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di modificarsi e adattarsi nel tempo. Il cervello non è un organo statico, ma può essere rimodellato dalle esperienze, inclusi gli interventi terapeutici. Utilizzando tecniche somatiche che agiscono direttamente sul sistema nervoso, il paziente può sviluppare nuovi percorsi neurali legati al rilassamento e alla consapevolezza corporea, ricablando così le proprie risposte allo stress in modo più sano.

Il modello BOdaRI-TC (trauma complesso) si articola in quattro fasi. Nella fase 1, “stabilizzazione della parte adulta e differenziazione dalle parti”, si pone l'accento sulla necessità di distinguere tra la parte adulta del paziente e le sue parti emotive. Senza questa differenziazione, ci si troverebbe a lavorare con un paziente fuso con le sue emozioni, spesso radicate in esperienze infantili che hanno causato blocchi evolutivi. Nella fase 2, “risorse per l’elaborazione e processo trasformativo”, si punta a favorire scenari di riparazione, abbattere le difese di vergogna e idealizzazione, e apprendere modelli di intervento relativi agli eventi traumatici vissuti dal paziente. La fase 3, “re-integrazione della personalità”, affronta le difficoltà quotidiane e la paura dell’integrazione, mentre la fase 4, “favorire la crescita post-traumatica”, incoraggia una nuova visione di sé e l'acquisizione di risorse più compassionevoli per affrontare le sfide della vita.

Nel training, i partecipanti apprenderanno a inquadrare e concettualizzare i casi, sviluppando un ragionamento clinico che porta alla pianificazione degli obiettivi. Attraverso role play, si impareranno interventi somatici per lavorare non solo sulla stabilizzazione e sulle resistenze, ma anche sugli eventi traumatici e sulle esperienze di trascuratezza vissute dal paziente.

Il Training è programmato per svolgersi in presenza ma se foste impossibilitati a seguire in presenza sarà possibile partecipare in modalità sincrona su piattaforma Zoom.

	Fase 1: stabilizzazione della parte adulta Psicoeducazione della finestra di tolleranza Psicoeducazione sulle parti Risorse di regolazione Lo schema delle parti Far emergere il sé adulto e gestione delle parti Lavorare con le resistenze all’adultità e alle emozioni positive Figura compassionevole Luogo d’incontro con la figura compassionevole Contenimento dei ricordi traumatici Luogo d’incontro per le parti Promuovere la self compassion Regolare le parti Usare il respiro per una parte Luogo sicuro per le parti spaventate Scrivere una lettera alle parti dissociate
	Fase 2: risorse per facilitare l’elaborare delle esperienze traumatiche Confini di difesa Risorse diadiche Contattare e lavorare con la parte critica Promuovere la riparazione relazionale Lavorare con la parte in vergogna Lavorare con la difesa di idealizzazione Protocollo del lavoro con le parti Psicoterapia ipnotica Emdr somatico
	Fase 3: re-integrazione della personalità Sistemi di regolazione Ciclo all’azione Fusione/differenziazione/integrazione delle parti Ampliare le risorse del sé adulto Incarnare la figura compassionevole Promuovere l’intimità relazionale Lutto/perdita
	Fase 4: promuovere la crescita post traumatica Riconoscere i punti forza Promuovere la compassione nella vita quotidiana Verso la conclusione

Maria Puliatti, Ph.D.
Psicoterapeuta, sessuologa, terapeuta Certificata in Psicoterapia Sensomotoria® (SPI), ha strutturato insieme a Michele Giannantonio, il modello BOdaRI. Esperta in psicotraumatologia, psiconcologia e psicosomatica di genere. Docente in vari corsi di formazione, workshop e seminari nell'ambito della psicotraumatologia, psicologia dell'emergenza, psico-oncologia e psicosomatica dei disturbi femminili, insegna al CISSPAT di Padova. Ha un approccio integrato alla psicoterapia, con particolare riferimento alla Psicofisiologia Clinica, Bioenergetica, Psicoterapia Ipnotica, TFT, Focusing, Somatic Experiencing, EMDR, Psicoterapia Sensomotoria. Svolge attività clinica con singoli, coppie, bambini e adolescenti in Milano. Per maggiori info www.linkedin.com/in/mariapuliatti