A Settembre 2024 si terrà a MILANO, organizzato da Psicosoma in collaborazione con DDP Network creating connections for developing relationships (USA), la terza edizione del Training italiano in Psicoterapia Diadica Evolutiva (DDP) Primo Livello.

La DDP è un approccio INTEGRATO al trattamento del trauma, della perdita e/o delle esperienze dis-regolanti precoci che si basa sui principi che derivano dalla teoria dell’attaccamento e che incorpora gli aspetti dei principi di trattamento che affrontano il trauma. Negli abusi e trascuratezza la sicurezza viene distrutta e i modelli di sviluppo diventano disorganizzati, questo implica che:

	Le esplorazioni intersoggettive vengono ridotte ed evitate.
	Il sé è un oggetto per l’altro, non un partner intersoggettivo.
	Gli eventi traumatici non vengono esplorati e sperimentati in modo integrato, coerente e intersoggettivo. Non vengono assimilati nella narrazione autobiografica.
	Gli eventi traumatici creano dissociazione, come i successivi ricordi, causando così un rigido evitamento o una “ri-traumatizzazione”.

La DDP implica la creazione di un ambiente sicuro in cui il bambino può iniziare a esplorare, risolvere e integrare un’ampia gamma di ricordi, emozioni, ed esperienze attuali, che sono spaventosi, imbarazzanti, evitati o negati. La sicurezza viene creata assicurandosi che questa esplorazione si verifichi all’interno di un contesto intersoggettivo caratterizzato dalla sintonizzazione non verbale, dal dialogo riflessivo, dall’accettazione, dalla curiosità e dall’empatia. A mano a mano che il processo si dispiega, il paziente crea una storia della vita coerente, che è fondamentale per la sicurezza dell’attaccamento ed è un forte fattore protettivo contro la psicopatologia. Il progresso terapeutico si verifica all’interno di attività congiunte di co-regolazione dell’affetto e di co-creazione del significato. L’uso dell’intersoggettività e della mindfulness, sono entrambe facilitate e approfondite dalla presenza di quattro qualità: giocosità, accettazione, curiosità ed empatia (PACE). La giocosità trasmette leggerezza dell’esperienza, aperta alla possibilità e al significato. Trasmette anche un senso di fiducia per il futuro e comunica che tutte le esperienze, quelle difficili e quelle facili, possono essere contenute e integrate. L’accettazione rimuove il giudizio dall’esperienza, permettendoci di essere più pienamente consapevoli di questa esperienza, qualunque essa sia. All'interno di questa chiara consapevolezza, la curiosità porta un approccio di non-conoscenza al significato dell'esperienza, per noi o l'altra persona. Si tratta di un atto di scoperta, un’attrazione per l’esperienza, che sia la nostra o quella di altri. L’approfondimento della consapevolezza dell'altro e delle sfide che deve affrontare, apporta empatia, che potrebbe essere vista come contenente le qualità di amorevole gentilezza e compassione per l'altro. Con l'empatia, il terapeuta risuona con il tono emotivo e il significato dell'esperienza dell'altro, creando un senso di sicurezza all’interno di una presenza condivisa e una disponibilità a co-regolare le emozioni difficili e co-creare nuovi significati. Con PACE, il terapeuta è in grado di approcciarsi alla sessione di trattamento in uno stato preparato sia alle esperienze intersoggettive e consapevoli, sia per lui/lei stesso/a e il paziente.

Trainer: Mervin Maier
supervisore, terapeuta di coppia e famigliare, ha una lunga esperienza come terapeuta nelle comunità residenziali per adolescenti. Dei suoi 13 anni di lavoro nel trattamento residenziale con adolescenti, gli ultimi 7 anni trascorsi in Italia. La sua esperienza in Italia ha profondamente influenzato il suo lavoro con le famiglie e la sua comprensione dell'importanza di sostenere e nutrire la struttura familiare. Attualmente lavora esclusivamente in uno studio privato prevalentemente con bambini, ragazzi e famiglie con problemi di traumi e di attaccamento e promuove la formazione nel modello DPP.