Location: DA DEFINIRE Milano / Segrate (MI) Orari: Crediti formativi: Variazioni e diritto di recesso: Validità d'iscrizione: 1) copia del modulo d’iscrizione correttamente e interamente compilato; 2) copia di avvenuto bonifico.
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PRIMA EDIZIONE TRAINING Trainer: Maria Puliatti, Ph.D. Il trauma complesso descrive sia l'esposizione dei bambini a molteplici eventi traumatici, spesso di natura invasiva e interpersonale, sia gli effetti ad ampio raggio e a lungo termine di questa esposizione. Questi eventi sono gravi e pervasivi, come l'abuso o il profondo abbandono. Di solito si verificano all'inizio della vita e possono interrompere molti aspetti dello sviluppo del bambino e la formazione di un senso di sé. Questo “attaccamento spezzato” ha molteplici conseguenze, come ad esempio: minore capacità di regolazione delle emozioni di paura-terrore; reazioni automatiche di fuga dalle minacce percepite; minore capacità di regolazione delle reazioni di attacco in risposta alla percezione della minaccia; tendenza rapida all’ottundimento dissociativo come reazione alla percezione della minaccia; problemi di adattamento o adattamento eccessivo; problematiche interpersonali e fobia di perdita dell’attaccamento. I traumi cronici più gravi portano a una dissociazione strutturale più complessa della personalità, cioè a più parti fissate sul trauma, e talvolta, più parti che evitano i ricordi traumatici. Si tratta della divisione della personalità in due o più “sistemi di idee e funzioni” o sistemi psicobiologici, ognuno caratterizzato da un certo senso del sé, con espressioni facciali, posture, convinzioni e pattern di arousal diversi in base a quale parte emotiva è presente in quel momento e che può cambiare velocemente in un’altra parte emotiva con funzione anche opposta a quella precedente.
Lavorare con il trauma complesso richiede al clinico competenze diverse e più specifiche rispetto al trauma semplice, poiché la dinamica relazionale, oltre alla storia e struttura del paziente sono più complesse. IL BODARI-TC, si pone proprio in quest’ottica e si presenta negli interventi al paziente, diversamente dalla sua forma trauma semplice. Partendo dall’integrazione di vari modelli come familiy internal sistem e la psicoterapia somatica, e il lavoro di Janina Fischer, Knipe, Van der Hart e Katy Steele, Arielle Schwartz; il BodaRI si struttura come un modello quadrifasico che da molto spazio al lavoro sulle risorse che nel trauma complesso riguardano l’emergere di un sé adulto, la regolazione, la differenziazione e la comunicazione delle parti, nella prima fase. Nella seconda fase promuove il lavoro sulle difese, come la vergogna, e promuovere il lavoro sui bisogni dell’esperienza mancante per poter lavorare sul ricordo traumatico quando presente, o sull’esperienza traumatica relazionale poiché non sempre sono presenti ricordi specifici ma più l’ambiente traumatico nel quale si è cresciuti. Nella terza fase il lavoro sulle fobie della vita quotidiana e dell’intimità. Nella quarta fase la promozione del post traumatic grow, per favorire l’integrazione e la costruzione di altre risorse competenza per affrontare la vita. Come approccio bottom up, il paziente viene rimandato sempre all’esperienza corporea per poi favorire il processo di integrazione emotiva e cognitiva. A CHI è RIVOLTO
Maria Puliatti, Ph.D. |
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